venerdì 14 ottobre 2011

14 Ottobre, 1571

La piccola imbarcazione veniva rimbalzata di porto in porto. Qualche giorno prima si era fermata in un villaggio di pescatori della Grecia; nonostante fossero degli ex corsari e infedeli, erano stati gentili e avevano pagato loro tutto ciò che avevano preso, ben poco in realtà: gallette, pesce sotto sale, acqua potabile. Poi si erano diretti verso nord, sul mare, vedendosi sfrecciare di fianco dei galeoni troppo grossi per essere abbordati che battevano bandiere veneziane e asburgiche, pesci grossi, uomini ubriachi e felici che al piccolo equipaggio barbaresco facevano gesti osceni dal ponte di prua. Neanche un piccolo mercantile da depredare, solo grossi galeoni da guerra, bandiere di tre colori di posti lontani, pelli bianchissime, lingue dure e fredde.

Mentre l’equipaggio cominciava a mormorare dubbioso, il capitano Murad Ali non si spiegava questo continuo viavai, questi fuochi sempre accesi sulle coste della penisola italica, canti di gioia e banchetti enormi, neanche un mercantile come si deve per mare. Chiese al nostromo di calcolare la data sul calendario, per sicurezza; il Natale cristiano era ancora lontano. Un giorno approdarono nei pressi del santuario di San Benedetto, e andarono verso l’entroterra alla ricerca di provviste. Murad Ali si fece strada tra i vialetti della città fortificata, fin quando trovò un altro musulmano e lo fermò con una mano. Tahrim, il siriano Tahrim, ci mise un po’ a convincere il suo signore, un marrano dall’aria stupida, di lasciarlo parlare per pochi minuti con lo straniero. Così Murad Ali venne a sapere di ciò che era successo sette giorni prima in Grecia, e si spiegò un sacco di curiosi fatti avvenuti durante l’ultima parte del loro viaggio. Imbarazzato, triste e amareggiato, ringraziò affettuosamente il povero Tahrim, che tanto avrebbe voluto tornare al suo campo in Siria, e si avviò a passo rapido verso la spiaggia. Trovò i suoi compagni che tiravano le pietre a delle anatre e sonnecchiavano sotto l’ultimo tiepido sole dell’anno; li rimise sulla barca, e salparono veloci.

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